Sebbene la vocazione del Team La Verde siano le ruote grasse, l’intento è quello di preparare i ragazzi alla tecnica del ciclismo in generale, ecco perché alcuni tra i più piccoli e non più piccoli sono liberi dagli impegni “offroad” si dilettano anche con le ruote sottili. La partecipazione alle gare su strada è un po’ esigua rispetto a quella del team “giovanissimi” nel fuoristrada, ma ciò non toglie l’impegno e la determinazione dei pochi che considerano anche questa opzione nella propria formazione ciclo-sportiva.
E così, domenica 23 giugno a Fiorenzuola (PC) quattro gatti del Team La Verde hanno partecipato alla Memorial Massimo Conte, gara su strada organizzata dalla Scuola Ciclismo Fiorenzuola. Ma chi erano i quattro gatti in questione?
L’immancabile Amaranta, Marco B., ormai navigati anche in questa disciplina e, per la primissima volta su strada, Alberto e Francesco.
I primi due hanno gareggiato per la categoria dei G5 sfruttando il fatto della partenza unica maschi e femmine: sono remasti con il gruppo di testa per quasi tutta la gara, staccandosi però sul finale. La stanchezza e il gran caldo hanno avuto la meglio, anche se Amaranta vincerà la categoria femminile!
Alla loro prima gara su strada, dicevamo, Alberto e Francesco – entrambe G6- sono stati molto bravi a gareggiare insieme e a darsi i cambi per tutta la durata della loro performance nella categoria dei più grandi e competitivi. Non mollano la presa anche se devono correre con ragazzini più esperti di loro, Alberto riesce a restare nel gruppo dei primi più a lungo, ma Francesco non molla e resta staccata dal gruppetto di circa cinque metri, sempre un “cronomen” testa bassa e impegno al massimo per rientrare in gruppo e riagganciarsi al suo compagno di squadra: alla fine faranno entrambi un’ottima gara con Alberto 3° classificato, mentre Francesco resta appena fuori dalle premiazioni. Un ottimo esordio davvero per i nostri”montanari”!
Altro esordio a Fiorenzuola è stato quello di Morena Cerati come direttore sportivo, che si dice soddisfatta e soprattutto “sopravvissuta” all’esperienza!
Testo a cura di Anna Celenta
Foto di Davide Benassi