Ci siamo presi qualche giorno di “pausa” per rivedere a freddo l’edizione di quest’anno della Montagnana Young Race, che si è corsa domenica 16 giugno a Calestano. La gara faceva parte del circuito nazionale Grand Prix Centro Italia e questo ha portato Calestano, il Team La Verde e tutte le persone e associazioni che ruotano attorno all’organizzazione indietro di qualche anno e, allo stesso tempo, avanti verso il futuro.
Indietro, perchè solo con la Montagnana Gold Race avevamo avuto tanto successo di pubblico con squadre e ciclisti, professionisti e non, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero.
Avanti, perchè quella di domenica scorsa era la “Young”, ossia organizzata per i giovani, per i ragazzi e le ragazze che devono ancora decidere cosa faranno da grandi, ma che, grazie anche allo sport, iniziano a farsi un po’ di muscoli e spina dorsale per affrontare la vita.
Insomma, un successo di partecipanti, ricordiamo che erano presenti 79 squadre, provenienti dall’Umbria in su fino alla Valle d’Aosta, Isole comprese, visto che c’era partecipanti dall’Isola d’Elba e anche dalla Sardegna. Un successo su tutti i fronti e non ce lo diciamo da soli, sono gli altri che, in momenti diversi e con canali differenti, hanno espresso il loro entusiasmo per il percorso, per l’organizzazione, per tutto quanto il Team La Verde – con l’indispensabile aiuto della comunità di Calestano, delle associazioni varie e degli sponsor – è riuscito a realizzare.
Ecco alcune opinioni che abbiamo raccolto.
La popolazione di Calestano: evento sorprendente
Dopo un po’ di confusione del sabato, inevitabile per una presenza così massiccia di ragazzi e accompagnatori, negozi e locali hanno tutti lavorato e la domenica pomeriggio erano tutti entusiasti . Addirittura anche chi subito si è lamentato, poi ha risposto con entusiasmo per la marea di gente che tra letteralmente travolto il paese. “Per me è stata una sorpresa vedere mio suocero venire alle partenze e filmare i ragazzi che partivano. Organizzazione da parte del Team spettacolare!” ha raccontato Gilberto Caraboni (ormai ex assessore allo sport, che ringraziamo di cuore perchè il giorno della gara era in piedi all’alba per darci una mano) e infatti aggiunge: “Ho iniziato alle 5.30 a fare collegamenti elettrici e a sistemare transenne. Alle 6.21 ho inviato un messaggio al proprietario della Gattabuia per chiedere se potevo attaccarmi a una presa esterna che aveva e per errore mi è partita la chiamata. Aveva chiuso alle 3 di notte . Alle 11, quando è arrivato, gli ho portato 20 euro che mi aveva data Alfio (al secolo Gianfrano Alfieri, presidente Team La Verde, ndr) da dargli e lui mi ha detto che per una manifestazione del genere non li accettava e mi ha pure offerto una birra”. Gilberto faceva parte dell’Amministrazione Comunale che non è stata riconfermata alle ultimissime elezioni: “Dopo dieci anni di collaborazione e sapendo che non sarò più il consigliere di riferimento, sinceramente mi sono un po’ emozionato. La nuova Amministrazione non potrà lasciarsi scappare una manifestazione così bella e ben organizzata!” Oltre a Gilberto ringraziamo anche l’ormai ex sindaco di Calestano Francesco Peschiera (di cui potete leggere l’intervista qui) che nei giorni che hanno preceduto la gara insieme al fratello era con il trattore per i campi a falciare l’erba e a rendere il percorso migliore. Un grazie anche al resto dell’ex Amministrazione Comunale di Calestano che ci ha sostenuto negli ultimi dieci anni.
Il presidente del Team La Verde: un sogno che si avvera!
Il suo contributo è impagabile, senza la sua esperienza, umanità e precisione (e anche un po’ d’ansia), il Team La Verde non sarebbe arrivato fino a questo punto. Certo, le cose non si fanno da soli, ma lui è sicuramente la colonna portante e, anche lui, si è emozionato vedendo il successo di quest’anno. A Calestano, per lui, domenica si è avverato un sogno, perchè, complice anche la bella giornata di sole, è andato tutto per il meglio. Ecco le parole di Gianfranco Alfieri, il nostro presidente: “Quello che speri quando un anno prima chiedi alla FCI di fare una prova nazionale di mountain bike, è che ci sia una giornata splendida e un numero discreto di ragazzi. Beh, c’era una marea di gente! Insomma il paese in festa! Per me, però, la cosa più bella è stata quando sono stato chiamato dai giudici per essere messo al corrente del giudizio sulla manifestazione. Quando hanno iniziato a elencare i vari punti e su quasi tutti abbiamo ottenuto il massimo, cinque su cinque, lì mi sono davvero emozionato e ho pensato a tutte le persone che in questi mesi e anni ci hanno aiutato. A loro va il mio più sincero ringraziamento“.
Un ringraziamento a chi ci sostiene
Un ringraziamento speciale va a tutti gli sponsor, senza i quali non potremmo esistere come squadra né organizzare manifestazioni di questo livello. Ci sono gli sponsor storici del Team come La Verde Imprese di Pulizie, che dà il nome alla società e che, nella figura di Angelo Cornacchione, è sempre presente sia come fotografo (di cui, si dice, non sia possibile vedere il risultato di tanto lavoro, ndr) sia, quest’anno specialmente, anche nelle vesti di “Miss” durante le premiazioni che ha condotto magistralmente insieme a Mariangela Cerati. E Proprio Angelo Cornacchione ha rilasciato una breve dichiarazione: “La cosa più importante è ringraziare chi ha organizzato questa bellissima gara ciclistica che poi è stata una vera e propria festa per tutto il paese. Non ho mai visto Calestano così pieno di vita, così bello. Avere tanti ragazzi da tutti Italia significa, dopo tanti anni, essere riusciti a organizzazione una manifestazione di alto livello. Il Team La Verde e le persone che si sono date da fare sono stati tutti fantastici nel contribuire alla riuscita di questa festa. Per quanto mi riguarda sono orgogliosissimo che il nome de La Verde venga onorato in questo modo. Anche i miei figli, che hanno fatto un salto il giorno della gara, sono rimasti molto contenti. Credo sia una gara da ripetere. Anche se si può sempre migliorare, abbiamo ricevuto tantissimi complimenti, pure da parte della Federazione Ciclistica Italiana, e questo riassume una meravigliosa giornata di festa con Calestano, il Team La Verde e chi lo alimenta, come l’azienda che io rappresento, ma anche tutte le persone che si danno da fare. Soprattutto Alfio, unico e insostituibile motore di tutto questo movimento. Ma penso anche ai ragazzi dell’Agricola Pedemontana, che hanno prestato assistenza con le moto, e a tutti gli altri sponsor che contribuiscono a rendere queste giornate indimenticabili. Ringrazio i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato, chi ha vinto e anche a chi non è salito sul podio ma ha portato in fondo la sua gara. Anche se non ci sono stati, fortunatamente, incidenti, un ringraziamento va di sicuro all’Assistenza Pubblica di Calestano e alla Protezione Civile. Infine, ma non per importanza, gli Alpini che con la loro pastasciutta, il Lambrusco e la Malvasia sono riusciti rendere ancora più viva una festa già sorprendente”.
Ricordiamo che oltre a La Verde Impresa di Pulizie, main sponsor della società, il Team La Verde è sostenuto da Campanini Massimo & Marcello, Agricola Pedemontana, Vini Tavacca di Andrea e Paolo Farri, Pasticceria Sole Parma, Novatech Lavorazioni Meccaniche, CMBZ Società tra Professionisti, Agenzia Generali Langhirano, Lanzafame, Fercolor, Carebo Renault dal 1973. Sponsor tecnici: KTM Bike Industries, Bike Shop Forli, Errea, Rosti Maglificio Sportivo. In particolare la Montagnana Young Race è stata sostenuta anche da: Violi e Alfieri, Fabbro Market Parma.
Un grazie da parte del Team La Verde va anche al Comune di Calestano (a Francesco, Gilberto e Francesca in particolare), alla Pro Loco, all’Assistenza Pubblica con il medico, alla Protezione Civile, gli Alpini sezione di Calestano, i ragazzi dell’Alta Val Baganza. E ancora a tutti gli uomini e le donne del Team La Verde che prima, durante e dopo hanno reso possibile tutto questo. Nello specifico: Bondani’s family, Andrea Romiti, Mariangela Cerati, Tiziano Gambetta, Angela e Morena Cerati, Diego Concari, Massimo Vicini, Jader Concari, Matteo Benassi, Davide Benassi (le sue foto non scompaiono come quelle di Angelo), Paolo Ballarini, Massimo Massera, Alberto Solini, i tre Carli: Cordani, Salsi e Paini . Grande assente in gara, ma pronta a dare una mano, anche Amaranta Concari. E ancora il resto della famiglia con nonno Luciano e nonna Mara. Ci scusiamo se non abbiamo citato qualcuno, ma è come se l’avessimo fatto!
Il percorso: tosto tosto, ma bello bello!
Diego Concari, il direttore sportivo del Team La Verde, ha disegnato il percorso della Montagnana Young Race, che poi è stato preparato, pulito, fettucciato e messo in sicurezza insieme a tante altre persone. Il percorso era lungo circa 3200 m e 150 m di dislivello. Tranne la partenza e l’arrivo, che erano su asfalto, il resto era completamente fuoristrada, per lo più nel sottobosco, con alcune sezioni di prato. I tratti più caratterizzanti erano la salita in ghiaia che portava al GPM e le due discese, quella dei tronchi e quella tecnica che portava al guado nel Rio Moneglia. Una parte molto apprezzata dai ragazzi è stata quella con i bancali prima della seconda area tecnica. “A fine giornata il parere della maggior parte dei partecipanti (atleti e tecnici) è stato: tosto tosto, ma molto bello“, racconta Diego. “Personalmente, dopo l’ansia dei giorni precedenti , quando gli iscritti continuavano ad aumentare arrivando a sfiorare quota 450, quello che rimane è la soddisfazione nel sentire i tanti commenti positivi sia al percorso sia all’organizzazione in generale e nel vedere tutti sorridenti alla riconsegna dei numeri. Certo, qualche pecca c’è stata, ma ricevere il massimo del punteggio in quasi tutti gli aspetti della valutazione dei giudici alla prima esperienza come organizzatori di una gara nazionale di tale portata, fa solo crescere la stima che ho per questa società e in particolare per il nostro super presidente Alfio a cui va un ringraziamento enorme“.
Sport, amicizia e fair play
Tecnici, uomini e donne del Team La Verdre, nonni, nonne, genitori, una vera e propria squadra al servizio della manifestazione, affinché tutto andasse per il meglio, come poi è stato. Ecco qualche commento di chi l’ha vissuta da dietro le quinte.
Jader Concari: “Io ero posizionato sulla prima salita insieme a Lucio (nonno Luciano, ma non ditelo in giro, ndr): avevamo il compito di spostare le fettucce per il primo giro, dove gli atleti passavano nel campo ed evitavano la prima salita, e le transenne per dividere la strada e creare un doppio senso, dove gli atleti salivano dopo essere passati dall’arrivo e scendevano per dirigersi verso quest’ultimo. Da quello che ho potuto vedere dalla mia postazione, i ragazzi erano davvero agguerriti in tutte le categorie e a ogni gara hanno dato grandissimo spettacolo. D’altronde, il percorso di Calestano è molto impegnativo e fa grande selezione sin da subito, quindi i più forti fanno gruppetto nei primi giri e il resto della gara è una battaglia feroce tra di loro. Anche il livello del tifo è stato altissimo per tutta la giornata: tantissime persone che gridavano ai loro figli, nipoti o ragazzi della propria squadra per sostenerli in una giornata, comunque, impegnativa”.
Mariangela Cerati, ex atleta elite, oggi tecnico 1° livello del Team La Verde: “Secondo me la gara è passata anche un po’ troppo in sordina rispetto a quello che meritava, perché, come hanno confermato anche i giudici, c’erano i numeri di un campionato italiano e c’era anche l’organizzazione degna di un campionato italiano. Quindi è filato tutto liscio, eravamo tutti molto attenti, ognuno per il ruolo che gli competeva e che è stato bene organizzato alla perfezione da Alfio, con il quale mi complimento ancora, gliel’ho detto tante volte, ma desidero ripeterlo perchè ha organizzato tutto veramente alla perfezione. Quindi gli faccio tantissimi, tantissimi complimenti perché è soprattutto merito suo. Ho anche avuto il piacere di stare tutto il giorno con Angelo Cornacchione e ho avuto modo di conoscere meglio. Mi ha fatto ridere tantissimo, è veramente simpatico e brillante. È stata una faticata, ma ne va è valsa la pena: vedere tanti ragazzi impegnati così seriamente nel loro sport . Ho anche avuto modo di parlare con tante famiglie, c’era n’era una che arrivava addirittura dalla Sardegna, persone gentilissime, squisite, non esagerate nel seguire i loro figli. Al contrario, ho visto dei veri accompagnatori, non estremi, e dei ragazzi educatissimi, atleti rispettosi tra di loro e nei confronti degli organizzatori. Si è trattato di un assaggio di vero sport, di umanità e di educazione. Una bella giornata che alla fine mi ha lasciato un senso di soddisfazione per avervi contribuito. E, alla fine, il solito tavolo in compagnia è stata la ciliegina sulla torta: dopo una lunga fatica, trovarsi ancora tutti a fare le battute su Alfio, in un grande clima di festa e di armonia generale, non solamente da parte nostra, ma anche della squadra, è stato ancora più bello. Insomma, sport, amicizia e fair play!“
Alcuni commenti dei partecipanti
“Siete stati degli organizzatori perfetti (a parte le foto di Angelo – Cornacchione – che non vedremo mai 🤣) . Avete rispettato gli orari alla perfezione e avete tirato fuori un percorso molto bello. Complimenti sinceri!”, Massimo Cipriani, Green Devils Team.
“Organizzazione da ottima gara nazionale, percorso bello, decisamente impegnativo con tratti tecnici e una lunga e ripida salita; gara con un parterre di partenti di primo livello“, Pierangelo Brinchi, Club Ciclo Appenninico 1907.
Appena possibile aggiorneremo l’articolo con altre foto dei nostri ragazzi che hanno partecipato ma mancano all’appello nelle immagini che vedete!
testo a cura di Anna Celenta